FERROVIA SANGRITANA

" la ferrovia sospesa, bene comune alienato "

è il momento di condividere una visione di territorio.
Lanciano e la Provincia sono chiamate a fare un passo avanti, gettando un sasso nello stagno 


RELAZIONE sull’ INCONTRO La.Ve.Nu.M. del 5 giugnoo 2019
tenutosi presso la sede di Laboratorio Sociale Largo Tappia in Via S.Maria Maggiore

Si apre con un riassunto per i presenti sulle conclusioni della riunione precedente.
Constatiamo fra i presenti un approccio condiviso sul tema ferrovia, dopo un dibattito dove tutti intervengono con considerazioni personali, d'accordo tutti sulla necessità di fare dell’intervento una infrastruttura per il rilancio e la riqualificazione del comprensorio.
Riteniamo necessario il coinvolgimento di un ente regia che, come nella via verde dei trabocchi, possa rivestire con l'autorità necessaria il ruolo di coordinatore delle amministrazioni locali coinvolte. Questo ente dovrebbe essere, a rigor di logica, la Provincia di Chieti che potrà ottenere attenzione e garanzia di una partecipazione totale dei Sindaci interessati sul territorio, superando le oggettive resistenze e differenti bandiere che renderebbero vano un tentativo di aprire tavoli di confronto.
La base per la costruzione di una esigenza progettuale si individua in uno studio scientifico preliminare locale per ogni comune sulle problematiche legate alla mobilità urbana e intercomunale.
Si prende atto che serve una figura professionale in grado di costruire un sondaggio pubblico non di parte e che possa fornire dati e grafici utili all’analisi del problema mobilità in senso ampio nella città, con riferimento anche alle aspettative sulla tratta ferroviaria sospesa. 
Si individua nel progetto per i beni comuni lo strumento per proporre alla nostra amministrazione di Lanciano una collaborazione dove la stessa fornisca avallo, strumenti e autorizzazioni per poter diffondere i sondaggi e completare uno studio che verrà messo a disposizione della cittadinanza e del comprensorio, invitando anche gli altri comuni a procedere in tal senso.
Si stabilisce di organizzare un evento sulla ferrovia sospesa partendo da San Vito Trasbordo coinvolgendo tutte le associazioni aderenti a Lavenum. Nuovo Senso Civico, già capofila di tante battaglie sull'ambiente e per il territorio, si rende disponibile a ricoprire il ruolo di regia. L'evento si presume da farsi sull’onda dell’entusiasmo per la prossima inaugurazione di alcuni tratti di pista ciclopedonale dei trabocchi, in una data da definire nei prossimi incontri.
Ci si aggiorna alla prima disponibilità al confronto con il nostro referente per i progetti sui beni comuni e all'intenzione di interessare anche il sindaco nella sua duplice funzione di amministratore locale e presidente di provincia.




RELAZIONE sull’ INCONTRO La.Ve.Nu.M. del 15 maggio 2019
tenutosi presso la sede di Laboratorio Sociale Largo Tappia in Via S.Maria Maggiore

Ci siamo riuniti per approfondire grazie alla preziosa partecipazione amici con competenze specifiche sull’argomento, la questione Tracciato ferroviario EX FAS SAN VITO-PIANE D’ARCHI di km 43 che passa per Lanciano e che vorremmo trasformato al più presto in un itinerario ciclopedonale, e non solo.
La tratta ferroviaria in questione è di proprietà della Regione Abruzzo e gestita da TUA che recentemente ha inglobato l’ente Ferrovia Adriatico Sangritana. Attualmente sono pochi i chilometri della stessa in regolare esercizio, altri sono sospesi dal servizio, altri chilometri dismessi in via definitiva anche se non si è ancora completato il laborioso iter per la riconsegna ai comuni attraversati poichè manca l’opera finale di smantellamento delle rotaie e bonifica.
( nella tavola di sopra si possono individuare i diversi stati di esercizio della rotaia )

Il binario che passa per Lanciano risulta solo sospeso dal servizio e sulla nostra ferrovia insiste l’obbligo di manutenzione continua e messa in sicurezza da parte dell’azienda che la gestisce. Questo comporta da più di un decennio esborsi pubblici sostanziosi, tuttavia garantisce alla stessa Azienda (ora TUA), altrettanto sostanziose entrate pubbliche erogate per tale scopo.
Le normative di sicurezza vigenti in materia di ferrovie sono diventate particolarmente stringenti dopo i recenti incidenti che si sono verificati sui binari della nostra penisola.
Questo ha come conseguenza attuale il rallentamento obbligato e la rarefazione dei treni sulla nuova tratta Lanciano - S.Vito-Lanciano che si collega alle FS in direzione Pescara o Termoli. Sembrerebbero esserci speranze per finanziamenti finalizzati ad un adeguamento che consenta in futuro di tornare alle velocità di percorrenza gestibili su quel tipo di binario, ma per il momento abbiamo un servizio paragonabile come tempi di percorrenza a treni vetusti.

La nostra attenzione come movimento vuole però concentrarsi esclusivamente sul vecchio binario di 43 km che parte dalla Stazione S.Vito Trasbordo sale a S.Vito per attraversare la Zona Industriale di Rocca San Giovanni e Treglio, transitare per Lanciano, sfiorare Castel Frentano e Sant’Eusanio del Sangro per giungere in Val di Sangro nel Comune di Archi.
Sempre in conseguenza delle nuove norme questa tratta dovrà essere quasi completamente ricostruita se la si volesse utilizzare per un convoglio moderno, potrebbe invece in linea teorica ripartire con una manutenzione straordinaria definibile leggera se si volesse trasformarla in ferrovia storica e distaccarla da FS, in modo da usufruire di alleggerimenti normativi che la legislazione prevede in questi casi. Tale ipotesi diverrebbe maggiormente costosa da trasformare in realtà nella tratta Lanciano-Archi per via del deterioramento delle traversine in legno esistenti.
Quindi sulla base di dati oggettivi e non confutabili che continueremo ad acquisire, vogliamo coinvolgere in una idea di nuovo utilizzo tutti i comuni attraversati, con l'obiettivo di farne un progetto che rappresenti occasione di ricchezza per un vasto territorio. Le ipotesi di riuso sono differenti e saranno diverse a seconda della scelta che farà la Regione Abruzzo in concerto con l’Ente Gestore TUA attualmente in fase di riorganizzazione, come accade purtroppo ad ogni tornata elettorale.
In ogni caso c’è concreta la possibilità di uscire in tempi brevi dall’annoso abbandono per farne occasione di rilancio della frentania.

Non ci soffermiamo in questa fase sulle diverse strade percorribili, solo rileviamo oggettivamente dall’approfondimento fatto che l’unica concreta possibilità di rilancio risiede nel farne un itinerario ciclo-pedonale, non escludendo la possibilità che lo stesso si integri o alterni con una rotaia (l’esistente o una nuova) sul quale possa viaggiare qualche tipo di treno o tram (storico o moderno) sempre però funzionale al completamento dell’itinerario con una bicicletta al seguito partendo dalla Ciclabile della Costa dei Trabocchi.

Continueremo a lavorare sull’idea nel prossimo incontro, per poi il prima possibile  organizzare una giornata dedicata alla ferrovia, invitando la cittadinanza e le amministrazioni comunali interessate.

Come sempre siamo aperti a tutta la cittadinanza, tuttavia in questa fase ci dedicheremo in particolare alla bozza di una o più soluzioni progettuali utili alla pubblica divulgazione di quella che vogliamo fortemente diventi la visione di tutta una comunità, che chieda con forza di fare, di fare presto ma con una visione a lungo termine e con le inevitabili progressioni di interventi, purchè ognuno dei quali abbia il suo senso compiuto.
Nel prossimo incontro, saranno quindi benvenute in particolare competenze in grado di darci una mano in questo senso.

a nome del movimento LaVeNuM
( relazioni a cura di Raffaele Angelucci )